TARTUFO D’ABRUZZO, UN’ECCELLENZA TUTTA ITALIANA
Non tutti sanno che a partire dal 2021 la ricerca e l’estrazione del tartufo in Italia fanno parte della lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’Abruzzo è uno dei territori di riferimento da questo punto di vista, grazie alla varietà di borghi che offrono la possibilità non solo di degustare il tartufo, ma anche di prendere parte a corsi tenuti da esperti che permettono di conoscere e scoprire l’arte del cercatore. La Valle dell’Aterno, in particolare, è una zona ideale per la crescita del Tuber melanosporum invernale, un prodotto di pregio che offe il sapore di bosco tipico. Ma qui si può trovare anche il tartufo scorzone estivo, che può essere usato come condimento per i maccheroni e gli spaghetti alla chitarra. Nel borgo di Fontecchio con questo prodotto si preparano le sagne a pezze, con lo zafferano, il tartufo nero, gli asparagi e i funghi.
I borghi del tartufo in Abruzzo
A Fagnano Alto, in provincia dell’Aquila, è possibile assaporare il tartufo con i prodotti locali come la ricotta, il formaggio pecorino, i legumi e lo zafferano. Invece a Santa Iona di Ovindoli si servono i tartufi freschi vengono proposti sia per primi piatti che per contorni, in compagnia di altre delizie della terra come il topinambur, le erbe selvatiche, le cicerchie, le noci, i fagioli, i ceci, le lenticchie delle Rocche, lo zafferano e i funghi. In questa rassegna non si può non citare il Tione degli Abruzzi, dove si può scoprire il tartufo nero, anche grazie a corsi di ricerca.
Le proposte in provincia dell’Aquila
Rimanendo in provincia dell’Aquila, a San Benedetto in Perillis sono previste escursioni che vedono la presenza di cercatori qualificati, abbinate alle degustazioni dei tartufi che sono stati appena raccolti. Capestrano è un altro borgo in cui i residenti e i turisti hanno l’opportunità di comprare e assaporare i deliziosi tartufi che arrivano dall’Altopiano di Navelli, dalla Baronia di Carapelle o dalla Valle di Capestrano, nei dintorni di Lago Capo d’Acqua, per altro conosciuto come la piccola Atlantide d’Abruzzo e molto apprezzato da tutti gli amanti delle immersioni.
Le varietà del tartufo (e del territorio) abruzzese
Come noto, le numerose varietà di tartufo possono essere gustate sia al naturale che in preparazioni come creme o salse, oltre che come ingrediente parte di parecchie specialità alimentari. Per averne conferma ci si può recare nella Val di Luppa, dalle parti di Carsoli, o anche nella Valle Roveto e a Tagliacozzo. Qui ci si può immergere in boschi fantastici, che rappresentano la destinazione ideale anche per i cercatori di funghi. Non mancano le scuole di addestramento per i cani da tartufo; e a proposito di tartufo, lo si può degustare in compagnia del solito zafferano, o anche del farro e di diversi ortaggi, come la carota nera. E come dimenticare la pasta, fresca o secca, e la carne? A Civitella Roveto e ad Avezzano le trattorie servono addirittura un delizioso liquido al tartufo.
Sapori e profumi al tartufo
Sia i tartufi che i funghi sono i protagonisti del sottobosco della Laga, ritenuto dagli esperti un territorio con una vocazione specifica per il tartufo bianco pregiato e per il tartufo nero estivo, ma più in generale un itinerario con notevoli potenzialità sia dal punto di vista turistico che sotto il profilo micologico. Nella Valle Subequana e nella Valle Peligna, in autunno, si raccolgono il tartufo nero pregiato e il tartufo estivo: a Castel di Ieri l’abbinamento privilegiato è quello con lo zafferano. A Castel di Sangro, invece, il tartufo nero accompagna il vitello con mandorle e porcini secchi. Infine vale la pena di citare Ateleta, sempre in provincia dell’Aquila, dove c’è addirittura una tisaneria con sala dedicata alle degustazioni.
Dove comprare tartufi estivi freschi
Grazie a Tartufi La Spora, l’acquisto di tartufi estivi freschi online è una garanzia di sicurezza e affidabilità. Si tratta di una realtà di cavatori che vende in maniera diretta, senza far riferimento a intermediari; i prodotti richiesti dai clienti giungono entro 24 ore dal momento della raccolta, all’interno di pacchi refrigerati. La notevole cura che viene riservata all’imballaggio, fa sì che i tartufi vengano consegnati ancora freschi e conservati nelle migliori condizioni possibili.