ABRUZZO SCONOSCIUTO: 10 ANEDDOTI, CURIOSITÀ E STORIE DIMENTICATE – II PARTE
Castello di Crecchio
Quanti personaggi famosi, poi, sono passati da queste parti? Be’, dalle testimonianze scritte se ne possono ricavare certamente un bel po’ già dai secoli scorsi ma l’Abruzzo è in fondo ancora oggi terra di soggiorno di diverse “star” italiane e straniere. Diverso è il caso di Vittorio Emanuele III, re d’Italia in fuga dopo la firma dell’armistizio con le forze alleate dell’8 settembre 1943. Il Re, con moglie, figli e maresciallo d’Italia Badoglio al seguito, sostò infatti presso il castello di Crecchio prima di prendere il mare in direzione di Brindisi. È in questo piccolo borgo (tra l’altro splendido) della provincia di Chieti che si decisero quindi le sorti della monarchia sabauda di cui, in fin dei conti, non se ne sente poi troppo la mancanza manco a Crecchio stessa.
Il lago Fucino
C’è una speciale classifica in cui l’Abruzzo si piazzava sul podio fino a un paio di cento anni fa. In quella che oggi viene definita Conca del Fucino, nei pressi di Avezzano, esisteva infatti fino alla fine del 1800 il terzo lago più grande d’Italia per estensione. La storia del Lago Fucino e del suo prosciugamento l’ho raccontata su queste pagine qualche tempo fa e lì vi rimando, intanto però non fatevi fregare da chi vi dice che il principe Torlonia lo prosciugò per fare del bene alle popolazioni della zona!
Ruetta d’Italia
Dalle cose più grandi a quelle più piccole. Come a Civitella del Tronto, borgo della Val Vibrata sovrastato dalla splendida fortezza, una delle più grandi e importanti opere di ingegneria militare d’Europa costruita in prossimità di quello che rappresentava il vecchio confine settentrionale del Viceregno di Napoli con lo Stato Pontificio. Ai piedi della Fortezza di Civitella del Tronto fa bella mostra di sé anche quella che i cittadini del borgo ritengono la strada più stretta d’Italia, anche se in realtà sembra che il primato sia conteso in base al tipo di rilevamento effettuato con un altro vicolo di Ripatransone, in provincia di Ascoli.
Primi o secondi che siano, gli abitanti di Civitella del Tronto vivono oggi una situazione abbastanza difficile dopo gli eventi sismici degli ultimi mesi, con frane a interessare in maniere preoccupante il territorio del comune e delle frazioni. E un primato alla tenacia in questo momento storico gli va quindi attribuito di diritto!
Le miniere della Majella
L’Abruzzo del resto è una terra abituata alle tragedie. Come quella dell’8 agosto del 1956, quando nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio, persero la vita 262 minatori. Di questi, 136 erano italiani e ben 60 abruzzesi. 23 provenivano solamente dal comune di Manoppello e tutti gli altri più o meno esclusivamente dalle zone adiacenti alla Majella. Il motivo della presenza di così tanti abruzzesi nelle miniere belghe va ricercato nella specializzazione che gli stessi, prima di emigrare, avevano acquisito proprio a casa loro.
Le viscere della Majella sono state infatti interessate dal 1840 al 1956 dai lavori per l’estrazione di roccia calcarea bituminosa, e al suo interno hanno lavorato centinaia di braccia (di uomini e donne) che hanno rappresentato il motore vivo di tutta un’intera zona d’Abruzzo. E peccato poi che la loro vita, come quelle di troppi altri emigranti, si sia dovuta svolgere lontana dalla propria terra.
Amara terra mia
L’emigrazione d’Abruzzo è un tema ricorrente nella storia della regione. Chi più chi meno l’ha vissuta sulla propria pelle o su quella dei propri familiari, e anche la tradizione popolare è piena di riferimenti alle tematiche dell’abbandono della terra da parte dei contadini. Come nel caso di Addije addije amore, canzone popolare attribuita da sempre alle raccoglitrici d’olive abruzzesi e passata poi stranamente nelle mani di Domenico Modugno ed Enrica Bonaccorti con il titolo di Amara terra mia. Grazie a Domenico Modugno per averla resa celebre in tutto il mondo allora, ma mi sembra il caso anche di dare alle raccoglitrici d’olive quello che è delle raccoglitrici d’olive.
E voi, quanto ne sapete dell’Abruzzo sconosciuto?
La mia personale ricerca di aneddoti, curiosità e storie sconosciute d’Abruzzo è sempre in continua evoluzione e presto spero di poter dedicare altri post a questo argomento. Se volete darmi una mano a conoscerne di nuovi però lo apprezzerei di molto. Vi aspetto nei commenti!