RIVISONDOLI, MINISTERO REVOCA FONDI PER L’ASILO DOPO IL BLITZ. IL COMUNE RICORRE AL TAR
“La particella del terreno dove è collocata l’opera non è di proprietà dell’ente che ha chiesto il finanziamento”. Con questa motivazione, l’altro giorno, il Ministero dell’Istruzione ha revocato il finanziamento di 1 milione e 400 mila euro al Comune di Rivisondoli per la realizzazione di un nuovo asilo. A riportare la notizia è il quotidiano Il Centro, oggi in edicola. Una doccia fredda per il comune altosangrino che ora, dopo il provvedimento ministeriale, è stato costretto a sospendere i lavori. Il progetto prevede la demolizione e ricostruzione dell’edificio di via Patini, finora utilizzato per incontri culturali. Lo scorso 10 giugno gli ispettori del Ministero e i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro avevano effettuato un sopralluogo sul posto. L’analisi della documentazione acquisiti ha spinto il Ministero a riprendersi i fondi del pnrr. Un provvedimento “ingiusto e frutto di un errore” secondo il Comune di Rivisondoli, guidato dal sindaco, Giancarlo Iarussi. La vicenda infatti approderà davanti al Tar Abruzzo. L’ente infatti presenterà ricorso ai giudici amministrativi, chiedendo di sospendere e annullare il provvedimento ministeriale.
L’ANTEFATTO
Blitz del Ministero dell’istruzione e dei carabinieri della compagnia di Castel di Sangro sul cantiere del nuovo asilo di Rivisondoli. L’altro giorno gli ispettori ministeriali e i militari hanno effettuato un sopralluogo sul posto per constatare lo stato dei luoghi e per controllare tutta la documentazione in possesso della ditta e del Comune che, per l’esecuzione dell’intervento di realizzazione del nuovo asilo, aveva ottenuto i fondi Pnrr. Si tratta di 1 milione e 400 mila euro, destinati al piccolo centro dell’Alto Sangro, per la demolizione e ricostruzione dell’opera, collocata proprio di fronte al Municipio. I lavori sono ai nastri di partenza tanto che il Comune ha chiesto un anticipo del 30 per cento per alcune opere preliminari e per l’allaccio delle utenze. Sulla spendita dei fondi sono scattati gli accertamenti, non solo del Ministero, ma anche dei carabinieri che sono intervenuti sul posto e hanno relazionato il tutto alla procura della repubblica di Sulmona. Se sono emerse o meno delle irregolarità si vedrà nel corso dei successivi accertamenti. Dal Comune assicurano massima collaborazione, ritenendo che le procedure di richiesta e incasso dei fondi sono state seguite, tenendo conto della normativa di legge
Fonte: OndaTV