GLI 8 CASTELLI PIÙ BELLI DA VISITARE IN ABRUZZO
Rinomato per la straordinaria bellezza della natura incontaminata, l’Abruzzo è una terra ricca di storia e cultura, come dimostrano i numerosi castelli che punteggiano il suo paesaggio.
Queste fortezze, oggi ancora visitabili, raccontano secoli di strategie militari, offrendo ai visitatori scorci indimenticabili da cui ammirare il paesaggio circostante. Andiamo, dunque, alla scoperta degli 8 castelli più belli dell’Abruzzo.
Castello di Ortona
Situato a strapiombo sul mare, il Castello Aragonese di Ortona, nella provincia di Chieti, è una delle più suggestive fortificazioni della regione. Costruito nel XV secolo sulle rovine di antiche strutture medievali, il castello ha una pianta trapezoidale con torri agli angoli.
Gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, fu restaurato nel 2001. Oggi ospita mostre ed eventi culturali e offre una vista panoramica sulla Costa dei Trabocchi.
Castello di Bominaco
Nel cuore dell’altopiano di Navelli, a Bominaco in provincia di L’Aquila, sorge un castello medievale che domina il piccolo borgo sottostante. La torre, ancora visitabile, offre un’eccezionale vista panoramica.
Il complesso include anche la Chiesa di Santa Maria Assunta e l’Oratorio di San Pellegrino, quest’ultimo noto per gli affreschi che gli hanno valso il titolo di “Cappella Sistina d’Abruzzo“.
Rocca Calascio
Con i suoi 1.400 metri di altitudine, la Rocca Calascio è forse il castello più celebre dell’Abruzzo. Costruito intorno all’anno 1000, è noto per la sua bellezza suggestiva, accentuata dalla pietra bianca che lo compone.
Gravemente danneggiato da vari terremoti, il più distruttivo dei quali nel 1700, il castello è raggiungibile attraverso un sentiero panoramico o con navette. La Rocca Calascio è stata anche location per il celebre film “Ladyhawke”, aggiungendo un tocco di magia cinematografica al suo fascino storico.
Castello di Roccascalegna
Arroccato su uno sperone roccioso nella valle del Sangro, il Castello di Roccascalegna, in provincia di Chieti, offre una vista spettacolare sui borghi sottostanti.
Il castello è avvolto da leggende, tra cui quella dello “ius primae noctis“, un diritto feudale imposto dal barone locale, che avrebbe trovato la morte per mano di una sposa ribelle. La visita al tramonto regala un’esperienza unica, con giochi di luce che esaltano le atmosfere medievali.
Castello di Caldora
Nel borgo di Pacentro, in provincia di L’Aquila, si erge il Castello di Caldora, il più antico d’Abruzzo.
Parte di un vasto sistema difensivo che comprendeva altri sei castelli, domina la Valle Peligna. Il castello rappresenta un perfetto esempio di fortificazione medievale e offre un viaggio indietro nel tempo attraverso i suoi antichi bastioni e torri, che hanno resistito a numerosi assedi e vicissitudini storiche.
Civitella del Tronto
Sulle colline della provincia di Teramo, Civitella del Tronto vanta una fortezza che un tempo controllava la linea di confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio. All’interno del borgo fortificato si possono visitare la Piazza d’Armi, la caserma dei soldati, la Chiesa di San Giacomo e le cisterne.
La fortezza, ben conservata, offre una prospettiva unica sulla storia militare della regione e uno splendido panorama sulle colline teramane.
Castel Manfrino
Situato a Valle Castellana, in provincia di Teramo, a 900 metri di altitudine, il Castel Manfrino sorge su uno sperone roccioso che domina le vallate del Salinello. Costruito per volere del figlio di Federico II, allora imperatore, il castello aveva lo scopo di difendere il confine nord del suo regno.
Oggi i ruderi sono accessibili al pubblico grazie a passerelle di legno e acciaio, che permettono di esplorare questo sito storico in modo sicuro.
Castello di Cantelmo
Nel borgo medievale di Pettorano sul Gizio, in provincia di L’Aquila, si trova l’affascinante Castello di Cantelmo. Dopo un lungo periodo di abbandono, è stato restaurato negli anni ’90 e oggi ospita mostre ed eventi culturali.
Tra le esposizioni permanenti, si trovano “Gli uomini e la montagna”, “Mostra dei carbonai” e “Reperti archeologici di epoca romana”, che illustrano la storia e la cultura della regione.