DOMANI L’INIZIATIVA “CHIESE APERTE” IN ABRUZZO PER VALORIZZARE UN GRANDE PATRIMONIO CULTURALE E ARTISTICO
Si svolgerà domani, domenica 12 maggio la 30/a edizione di ‘Chiese Aperte’, l’evento promosso dall’Archeoblub per conoscere un patrimonio culturale disseminato in città, paesi, contrade. Grandi e piccole chiese, ma anche cappelle private, tutte ricche di un patrimonio artistico inestimabile che si potranno riscoprire anche in Abruzzo.
A Sulmona l’associazione ha stilato un itinerario che prevede un percorso nelle cappelle gentilizie di Palazzo Corvi-Zazzara, Palazzo Mazzara e Palazzo Alicandro-Ciufelli. La prima, di origine cinquecentesca si trova su vico del Vecchio; la seconda – adiacente alla prima e aperta sul medesimo asse viario – ricostruita nella seconda metà del XVIII secolo, in seguito al terremoto del 1706 (è la porzione di fabbricato in cui insiste la cappella); la terza, più bassa, ricostruita nel secolo scorso; la quarta, costituita dal monumentale edificio ottocentesco che si affaccia lungo corso Ovidio e via Roma.
All’Aquila ci sarà l’opportunità di conoscere la storia di quattro chiese danneggiate dal terremoto del 2009 e non ancora riaperte: Santa Giusta, Santa Maria Paganica, San Marciano e San Pietro.
“L’auspicio è che con questi eventi, con escursioni aperte al pubblico, si possa accendere le luci sul patrimonio culturale che va assolutamente difeso e tutelato anche in fase di prevenzione, in particolare nelle aree a forte rischio sismico” spiegano dall’Archeoclub. Iniziative sono previste anche sulla costa abruzzese.
A Pianella è in programma la visita alla Chiesa extra moenia di Santa Maria Maggiore. E’ una delle principali opere del romanico abruzzese realizzata nella prima metà del XII secolo. A
Catignano, 1223 abitanti, l’Archeoclub propone la Chiesa Abbaziale della Natività di Maria Santissima è meglio conosciuta come Chiesa di Santa Irene. A Civitaquana, occhi puntati sulla chiesa di S. Maria delle Grazie. L’impronta Benedettina le fu data da maestranze che alla fine del XII secolo. E infine a Penne visita fissata al convento di Santa Maria di Colleromano.