COSTA DEI TRABOCCHI, IL WWF CHIEDE L’ATTUAZIONE PARCO NAZIONALE
Attuare il Parco Nazionale della Costa teatina, vero strumento di gestione per il territorio della Costa dei Trabocchi, un parco individuato nel 1997, istituito nel 2001, perimetrato nel 2015 da un commissario ad acta, ma che attende ancora, incomprensibilmente, di essere attivato, quando invece, la comunità internazionale si pone l’obiettivo di aumentare la superficie di territorio protetto, e la strategia dell’Unione Europea per la biodiversità si prefigge di arrivare entro il 2030 al 30% di territorio e mare protetti in Europa. Lo sostiene il Wwf Abruzzo dopo che il 13 giugno scorso il Consiglio regionale d’Abruzzo ha adottato il “Progetto speciale territoriale della Costa dei Trabocchi”, già oggetto di osservazioni da parte dell’associazione ambientalista.
Per Filomena Ricci, delegata Wwf Abruzzo, “manca una visione d’insieme innovativa e strategica per un territorio tanto emblematico e rappresentativo” dell’Abruzzo. “Il documento sembra essere più un insieme di azioni tra loro scollegate e anche discutibili, vedi tutta la serie di parcheggi previsti, che uno strumento di pianificazione e rigenerazione della fascia costiera – sottolinea Ricci – e non si trovano riferimenti all’emergenza climatica in atto né alle Linee Guida e del Profilo Climatico del Piano di adattamento ai Cambiamenti Climatici della Regione Abruzzo le cui applicazioni non sono più rimandabili”.
Secondo il Wwf “anche la visione di una fruizione turistica sostenibile, attenta alla mobilità e al turismo lento ed esperienziale appaiono carenti, come l’integrazione nella pianificazione delle piccole aree protette presenti lungo la costa, delle aree agricole che dovrebbero essere sempre più vocate al biologico o le indicazioni per rendere gli stabilimenti balneari sostenibili ed eco-compatibili e in numero tale da garantire una presenza congrua di aree dedicate alla fruizione libera”. Quello che però appare più grave in merito alla pianificazione sulla Costa dei Trabocchi, secondo il Wwf, è constatare che si continuano a proporre programmi e progetti che prevedono interventi scollegati, non organici e senza nessuna visione a lungo termine, invece di potenziare e finalmente attuare uno strumento potente e già presente.