GASDOTTO SNAM, SI MOBILITA PAGANICA. A RISCHIO L’ECOSISTEMA
La sicurezza dei cittadini, l’economia e la qualità ambientale del territorio non sono negoziabili: il metanodotto Snam porterà solo danni e nessun beneficio. Dobbiamo opporci con tutte le forze a questa scellerata opera. A breve, centinaia di persone saranno contattate per cedere la servitù dei terreni interessati dal passaggio del metanodotto, in cambio di pochi spiccioli.
Chiediamo di non firmare questo accordo: nel caso di terreni non privati, ma di uso civico, gli occupatori abusivi che cederanno diritti di cui non sono titolari andranno incontro a quanto previsto dalla legge”.
Così Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione separata degli usi civici di Paganica e San Gregorio, frazioni dell’Aquila, nel corso dell’assemblea pubblica tenuta ieri nella tensostruttura della villa comunale di Paganica e dedicata all’impatto ambientale, sociale ed economico del metanodotto Snam, nel tratto Sulmona-Foligno.
Sono interessati 17 Comuni abruzzesi, con avvio dei lavori, previsti a luglio prossimo, del costo di 2,5 miliardi. L’opera attraverserà anche 36 ettari di territorio di uso civico a ridosso di Paganica, passando a pochi metri dal santuario della Madonna d’Appari e in prossimità di centri abitati e distruggendo, è stato ricordato, cave di tartufo, sorgenti e boschi vetusti.
“La Snam ha sempre negato ogni confronto – ha aggiunto Galletti – a differenza di altre amministrazioni di uso civico, noi non firmeremo mai l’assenso al passaggio di un’opera inutile che farà ricco solo chi la realizzerà, con costi che saranno caricati sulle bollette”. All’incontro sono intervenute anche la senatrice del M5s Gabriella Di Girolamo e la consigliera regionale Erika Alessandrini. “In Senato e in Regione continueremo a far sentire la nostra voce e quella dei territori contrari allo scempio metanodotto. Il futuro è nelle rinnovabili, ma evidentemente qualcuno non l’ha ancora capito.
Qui si tratta di decisioni e scelte che avranno un forte impatto su ambiente, biodiversità e popolazioni di un’intera regione, si tratta di decisioni fondamentali per il futuro energetico del Paese”.